domenica 29 maggio 2011

Posto di combattimento




Questo modello in scala 1/23 rappresenta una parte del posto di combattimento presente sui vascelli da guerra del 1700 – 1800.
Oltre ai due cannoni si possono notare le amache su cui dormivano i marinai, le botti e i barili di acqua e di polvere da sparo oltre che i numerosi accessori che erano presenti sui vascelli di quel tempo.



sabato 28 maggio 2011

Anima Tactics: Arias Vayu




Una miniatura che secondo me è molto bella, è il personaggio raffigurante Arias Vayu.
Il suo personaggio appartiene alla fazione della Luce, ma si può anche schierare con qualsiasi organizzazione poiché appartiene al gruppo dei viandanti.
Appartiene alla categoria dei Mistici e i suoi attributi sono:

·         Attacco: 6
·         Danno: 4
·         Difesa: 10
·         Armatura: 0
·         Punti vita: 12
·         Resistenza: 11
·         Movimento: 8/12
·         Livello: 50

mercoledì 25 maggio 2011

Fanteria Austriaca guerre Napoleoniche



Questi figurini in scala 1/72 raffigurano dei soldati di fanteria Austriaca dell’epoca delle guerre Napoleoniche (1803 – 1815).

I figurini sono schierati a linea sottile, una tipica formazione usata dalle fanterie del tempo di tutta Europa.

L’esercito Austriaco del tempo era uno dei più numerosi e potenti, e combattè in tutte le battaglie contro l’armata Napoleonica.

L’esercito inizialmente era costituito prevalentemente da milizie e volontari ma dopo le varie sconfitte, i vertici militari dovettero arruolare tutti.

Nel diorama oltre alle truppe di fanteria, si possono notare anche alcuni figurini raffiguranti i soldati che appartenevano alla Guardia Imperiale Austriaca.

L’esercito era equipaggiato con i migliori fucili del tempo prodotti da industrie Lombarde e Venete.

Anima Tactics: Frey


Questa miniatura in scala 28mm, rappresenta il personaggio di Frey.
Questo personaggio si può schierare sia con il gruppo delle Tenebre se si gioca per fazioni, sia con i personaggi dell’alleanza Azur.
Frey appartiene alla categoria dei predatori e i suoi attributi sono:
·         Attacco: 5
·         Danno: 3
·         Difesa: 10
·         Armatura: 0
·         Punti vita: 12
·         Resistenza: 10
·         Movimento: 12/16
·         Livello: 40


lunedì 23 maggio 2011

Messerschmitt Me 262


Questo diorama in scala 1/35 raffigura un Messerschmitt Me 262 della Luftwaffe mentre viene controllato dai meccanici.
Il Messerschmitt Me 262 è stato il primo caccia della storia con motore a getto ad entrare in servizio operativo. L’entrata in servizio risale alla seconda metà del 1944, ormai troppo tardi per capovolgere le sorti della guerra.
Del Messerschmitt Me 262 furono prodotte diverse versioni per ogni possibile esigenza; da aereo da caccia a quello anticarro con un cannone posto sotto la fusoliera, alla versione da caccia notturna equipaggiato con i radar più potenti di allora.
Data la sua entrata in servizio sul finire della guerra, non fu possibile impiegarlo al meglio delle sue prestazioni, in quanto non c’era tempo di addestrare i pochi piloti rimasti ancora vivi e non erano ancora state sviluppate tattiche e tecniche per attaccare i velivoli nemici.
Il problema delle tattiche di combattimento di questo aereo si presentarono per via dell’elevata velocità dell’aereo; infatti essendo gli altri aerei più lenti non si poteva attaccare in picchiata o avere uno scontro frontale.
Questo problema sussisteva anche per il fatto che il Me 262 era dotato di 4 cannoni da 30mm a tiro corto posti sulla parte anteriore della fusoliera.
Il Me 262 come armamento, oltre ai 4 cannoni che erano di base su tutti i modelli, poteva avere un cannone da 50mm posto sotto il velivolo, portare un carico di 500Kg di bombe e nell’ultima versione poteva trasportare 24 razzi da 55mm.


Anima Tactics: Genma



Questa miniatura in scala 28mm, rappresenta il personaggio di Genma.
Questo personaggio si può schierare sia con il gruppo dei Neutrali se si gioca per fazioni, sia con i personaggi dell’organizzazione Samael.
Genma appartiene alla categoria dei mistici e i suoi attributi sono:
·         Attacco: 4
·         Danno: 1
·         Difesa: 8
·         Armatura: 0
·         Punti vita: 10
·         Resistenza: 11
·         Movimento: 6/10
·         Livello: 35+




mercoledì 18 maggio 2011

Tempio di Artemide





Questo diorama in scala 1/72 rappresenta la ricostruzione dell’intero complesso del Tempio di Artemide, una delle sette meraviglie del mondo antico, situato a Efeso.
Il  tempio è interamente costruito in legno, dalle colonne ai vari fregi che adornano la parte alta. Nella parte anteriore era collocato un tempio più piccolo dove si effettuavano i sacrifici ed era pubblico; tutto intorno un vasto colonnato che delimita tutta l’area sacra.
Siccome il Tempio di Artemide venne distrutto nel 356 a.C. e mai più ricostruito, per la sua realizzazione mi sono dovuto affidare alle poche immagini che ci sono.
Il tempio di Artemide venne costruito nell’antica città di Efeso a partire dal VI secolo a.C.  in onore della dea Artemide (chiamata dai romani Diana) su commissione del Re Creso.
Il tempio era considerato una delle sette meraviglie del mondo, in quanto aveva dimensioni colossali e si presume che avesse centinaia di colonne alte più di venti metri.
Al centro della struttura del tempio si può notare un’apertura nel tetto, costruita in modo che la statua della Dea fosse illuminata dalla luce.



Il tempio venne distrutto nel 356 a.C. da un incendio appiccato da un pastore che voleva diventare solo famoso.



domenica 15 maggio 2011

Drakkar vichingo




Questo modello in scala 1/72 raffigura un Drakkar Vichingo, in particolare il modello della nave di Gokstad, completo di equipaggio.
I Drakkar Vichinghi erano caratterizzati da una forma lunga, molto stretta di larghezza e slanciata. La particolarità della sua forma e il basso pescaggio consentono al Drakkar di avere un’elevata velocità di navigazione e gli consentono di percorrere con agilità fiumi molto bassi e di arrivare quasi fino a riva.
I Drakkar erano di due tipi:
· La Snekke: è la più piccola imbarcazione vichinga e veniva usate in acque poco profonde;

· Il Drakkar dragone: usato per la navigazione in mare aperto e per l’attività di razzia e saccheggio.
La propulsione del Drakkar era data dalla vela (usata per le lunghe tratte) oppure dai remi. Essendo il Drakkar un’imbarcazione di piccola grandezza, non c’erano le panche per i vogatori ed essi si sedevano sopra i loro bauli con i loro oggetti personali.
Sulla sommità dell’albero della vela c’era un segnavento che consentiva di orientare la navigazione al vento.


                                                                                                                                                                       


Guerra Anglo-Zulu



Questi figurini in scala 1/72 raffigurano dei soldati coloniali Inglesi che fronteggiano dei guerrieri Zulu durante la guerra Anglo-Zulù del 1879.
Questa guerra scoppiò in Africa a causa del non-accordo sui limiti dei confini territoriali tra gli Zulu e i Boeri.
Nel diorama i guerrieri Zulu attaccano con successo un convoglio di carri inglesi per il rifornimento.



mercoledì 11 maggio 2011

Fanteria Svedese



Questi figurini in scala 1/72 raffigurano dei soldati di Fanteria Svedese impiegati durante la Guerra del Nord.
La fanteria Svedese era armata di moschetti, picche e spade e si distinse durante i lunghi anni della guerra perché diventarono famosi per il loro coraggio; infatti mentre le fanterie delle altre nazioni, durante i bombardamenti ad opera delle artiglierie nemiche, si nascondevano gli Svedesi non avevano paura di avanzare.
La Guerra del Nord (1700 – 1721) fu combattuta dagli Svedesi contro la coalizione composta da Russia, Sassonia, Danimarca e Polonia. Dopo un inizio favorevole per l’esercito svedese comandato da Carlo XII, la coalizione avversaria riuscì a capovolgere le sorti della guerra e così la Svezia si dovette arrendere perdendo il dominio sul Baltico a favore della Russia.


Strelets Russi




Questi figurini in scala 1/72 rappresentano un reparto di Strelets Russi impiegati durante la Guerra del Nord (1700 – 1721).
Gli Strelets detti anche Sagittari erano le principali forze dell’esercito Russo fino all’avvento di Pietro I ed erano equipaggiati con spade, moschetti e asce con manico lungo che avevano lo scopo di servire come aste per sorreggere i moschetti durante la fase di puntamento e di sparo.


domenica 8 maggio 2011

Catapulta Romana da assalto



Questo modello in scala 1/12 raffigura una catapulta Romana da assalto.
Questo genere di catapulte furono le prime che i Romani realizzarono e si affiancarono alle baliste.
Le catapulte furono costruite col fine di effettuare lanci di potenza a scapito della precisione.
I “proiettili” erano costituiti o da rocce di medie dimensioni o da un insieme di rocce di piccole dimensioni. Queste catapulte mobili seguivano i legionari e difficilmente venivano costruite sul luogo dell’assedio.


Fanteria Francese del 1805



Questi figurini in scala 1/72 raffigurano dei soldati Francesi del 1805, di fanteria leggera.
Nell’era Napoleonica la fanteria era divisa in due corpi principali:
· La fanteria di linea: costituita da Fucilieri, Granatieri e Volteggiatori;

· La fanteria leggera: costituita da Cacciatori (così si chiamavano i Fucilieri di fanteria leggera), Carabinieri e Volteggiatori (in questo caso erano più agili e tiratori migliori rispetto ai Volteggiatori della fanteria di linea).
Le varie formazioni che la fanteria poteva assumere erano:
· Il quadrato: in questo tipo di formazione i fanti si schieravano a quadrato in modo da creare una specie di “falange” fatta di baionette che si usava per difendersi dagli assalti delle cavallerie nemiche;

· Linea sottile (o ordine sottile): che consisteva nello schierare i fanti in massimo di tre linee per allargare il maggiormente possibile la linea del fronte;

· Linea profonda (o ordine profondo): in cui i fanti formavano assieme alla cavalleria che era davanti a loro, delle colonne d’assalto usate per sfondare le linee nemiche;

· Ordine misto: in cui ad alcune linee sottili, si schieravano alcune truppe a linea profonda, per far sì che si potessero disporre di truppe di rinforzo nel caso in cui alcuni fanti della linea sottile venissero sopraffatti.

Nel diorama sono raffigurati dei fanti leggeri schierati a ordine sottile e sullo sfondo a destra ci sono dei carabinieri che stanno marciando.

mercoledì 4 maggio 2011

Costruire le tegole 2° parte

Oltre alle tegole arabe, esistono altri tipi di tegole come quella flamenca o quelle ondulate che si usavano in tempi antichi, soprattutto dai Greci e dai Romani.
Il procedimento per realizzarle è quasi simile a quello visto in precedenza (guarda il tutorial costruire le tegole arabe), e cioè stendere il Das e ricavare i rettangolini.
Una volta ricavati i rettangolini di Das, prendo dei tondini di legno di diametro due millimetri (ideali per la scala 1/72) e appoggio un’estremità del rettangolo sul tondino premendo e modellandolo per ottenere la curva.


Una volta fatte le tegole, le lascio indurire e quando sono pronte le affianco per ottenere la copertura del tetto.

Giannizzeri




Questi figurini in scala 1/72 raffigurano un reparto di Giannizzeri Ottomani del XVI  - XVII secolo.
I Giannizzeri erano truppe di fanteria che componevano la guardia personale del Sultano Ottomano e fu abolita nella prima metà del 1800.

Inizialmente questo corpo era formato da cristiani e altri prigionieri di guerra in quanto gli Ottomani per ragioni di orgoglio sociale, non accettavano di combattere nella fanteria. I giannizzeri furono il primo esercito regolare ottomano che rimpiazzo le truppe tribali.
Questi soldati venivano presi fin dai bambini e addestrati all’arte della guerra (come per i soldati Spartani) e arrivavano soprattutto dalle regioni schiave dell’Impero Ottomano di allora: Albania, Grecia e Ungheria.
La specialità principale di queste truppe era il tiro con l’arco che fu messo in disuso all’avvento dei fucili.
Col passare dei secoli questo corpo si distinse in molte battaglie e acquistò prestigio al punto che le famiglie Ottomane fecero a gara per far entrare i propri figli all’interno di questo corpo. E nell’800, con l’avvento dell’artiglieria e dei fucili, questo corpo di soldati fu abolito.

lunedì 2 maggio 2011

Figurini Romani: diorama Guerre Galliche


Questo diorama in scala 1/72 raffigura l’esercito romano in guerra durante la conquista della Gallia; in particolare quando Giulio Cesare attaccò e assediò i villaggi degli antichi Belgi dopo averli messi in fuga a seguito delle sconfitte da loro riportate.


      Diorama visto dal villaggio dei Belgi


                   Diorama visto dal forte Romano                    
                            

Le Guerre Galliche furono combattute dal 58 a.C. al 50 a.C. dall’esercito romano guidato da Giulio Cesare e le varie popolazioni che occupavano la regione della Gallia: Elvezi, Galli, Celti, Eburoni, Britanni e anche invasori barbari come Belgi e Germani che avevano anche loro mire espansionistiche sulla regione.
Nel corso degli otto anni che servirono per concludere la campagna in Gallia, Cesare dovette sedare numerose rivolte di piccole popolazioni che col passare del tempo si ribellavano e dovette fare alcune spedizioni in Britannia per bloccare le popolazioni barbare che da lì provenivano.
La tattica dei legionari romani per assediare i villaggi, e in generale per tutte le campagne militari, era quella di costruire delle difese per ospitare sia i campi dove c’erano le tende dei legionari e, nel caso dell’assedio delle città e dei villaggi, costruire ostacoli.



 
I forti Romani erano cinti con alte palizzate in legno a difendere tutto il perimetro e ai quattro angoli ergevano delle torri di avvistamento. Inoltre sulla porta di ingresso al forte, costruivano un camminamento alle cui due estremità erano posizionate a volte torri più basse che servivano per ospitare le vedette al portone.
All’interno del forte erano posizionate le tende che servivano per gli alloggi dei legionari e degli ufficiali. Le tende erano un po’ distanti dalle palizzate del forte, per far si chè ci fosse lo spazio per muovere e radunare i legionari.


Durante l’assedio delle città, i legionari romani per sfiancare le resistenze nemiche, costruivano delle macchine d’assedio quali: baliste, catapulte, arieti, ecc. che erano posizionati alle spalle delle legioni.
 




Durante la battaglia con la popolazione dei Belgi, essi dopo la prima sconfitta si ritirarono verso i loro villaggi incalzati dalle truppe Romane costituite da quattro legioni, reparti di cavalleria e truppe ausiliare e distrussero uno ad uno i loro villaggi.

Guerrieri Belgi

Reparti di cavalleria e ausiliari Romani

Legionari Romani
 

Una volta sconfitti sul campo di battaglia il grosso delle truppe nemiche, i Romani circondavano il villaggio o le città nemiche e innalzavano tutto intorno fossati e palizzate per bloccare i rifornimenti per gli abitanti e qualsiasi via di fuga. Per “capire” quanta resistenza ponessero gli assediati, i Romani di tanto in tanto attaccavano con piccoli manipoli di legionari le città.





L’esempio di questa tattica si può osservare durante la battaglia di Alesia, combattuta in Gallia sempre da Cesare contro i Galli di Vercingetorice; battaglia vinta dai Romani che concluse la campagna di Gallia.










domenica 1 maggio 2011

Esercito Assiro



Questi figurini in scala 1/72 raffigurano l’esercito Assiro con i suoi famosi carri da combattimento.

Gli Assiri erano un popolo dedito all’agricoltura e alla pastorizia che si stanziarono sulle rive del Tigri nell’antica Mesopotamia, dove fondarono diverse città. Essendo la Mesopotamia una regione arida e montagnosa, gli Assiri non potendo contare sulle risorse del loro territorio e per difendersi dagli attacchi delle altre popolazioni, dovettero sviluppare un potente esercito ben armato.

L’esercito Assiro era formato prevalentemente da numerose unità di cavalleria i cui cavalieri combattevano con lance ma soprattutto erano abili e potenti arcieri. Svilupparono molto il carro da combattimento che divenne l’arma più potente del tempo in quanto sulle ruote del carro vennero montate per la prima volta lame falcianti e l’equipaggio del carro era composto da abili arcieri.
La fanteria era armata soprattutto con archi e fionde.

La potenza dell’esercito Assiro non era data solo dai carri da combattimento e dagli arcieri, ma anche dal terrore che provocavano nelle popolazioni nemiche, in quanto gli Assiri massacravano e torturavano i civili.
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

Se il blog ti è piaciuto votami qui